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Nel
1990
ci
fu
un
importante
svolta
collezionistica.
Fino
ad
allora
mi
limitavo
a
collezionare
le
serie
animate
preferite
che
registravo
in
vhs
dalla
TV,
ed
i
fumetti
di
Ken
il
Guerriero
pubblicati
dalla
leggendaria
e
pionieristica
ex
casa
editrice,
la
Granata
Press.
Fu
proprio
grazie
ad
un
annuncio
letto
su
uno
di
questi
fumetti
che
nel
1990,
venni
a
sapere
che
presso
la
rinomata
ex
libreria
Capitolina
“Metropolis”
ci
sarebbe
stata
l’inaugurazione
di
"ANIME"
la
prima
enciclopedia
dedicata
al
cinema
d'animazione
Giapponese,
con
la
prefazione
del
grande
maestro Go Nagai, prodotta sempre dalla Granata Press.
Fu
un
evento
storico
e
quello
fu
il
giorno
in
cui
quella
passione
per
l’animazione
nipponica,
per
altro
mai
affievolitasi,
prese
nuova
forma.
Da
quel
giorno
cominciai
a
prendere
coscienza
che
esistevano
molte
persone
che,
come
me,
avevano
la
mia
stessa
passione,
ma
soprattutto
avevo
intuito
con
grande
lungimiranza,
che
esisteva
un
modo
ancora
inesplorato, che aspettava soltanto di essere scoperto.
Chi
è
di
Roma
ricorderà
sicuramente
quei
spensierati
pomeriggi
passati
davanti
al
Metropolis
per
parlare
e
scambiarsi
informazioni
sui
personaggi
amati.
Era
un
punto
di
ritrovo
per
tutti
gli
appassionati
di
Animazione Giapponese.
Parallelamente
al
Metropilis
c’era
anche
la
mitica
Libreria,
Marchio
Giallo
un
altro
punto
di
ritrovo
per
gli
appassionati
del
settore,
divenuta
molto
famosa
per
aver
ospitato
Go
Nagai
durante
il
suo
primo
viaggio
in
Italia.
Io
ero
naturalmente
presente
e
riuscii
a
farmi
fare
uno
splendido
disegno
di
Mazinga
Z
e
una
dedica
sul
1°
numero
di
Mazinga
z
della
Granata
Press,
ovviamente
entrambi
autografati.
Registrai
anche
tutto
il
servizio
andato
in
onda
qualche
giorno
dopo,
sull'emittente
Romana,
GBR,
nel
quale
venni
anche
filmato.
Ogni
volta
che la riguardo è come fare un tuffo nel passato e tornare ragazzo.
Nei
primissimi
anni
90
nasceva
così
il
boom
collezionistico
dei
giocattoli
Robotici
Giapponesi
degli
anni
70-80,
che
in
pochi
anni
avrebbe
raggiunto livelli veramente ragguardevoli a livello globale.
Essendo
per
carattere
una
persona
lungimirante,
sono
riuscito
a
ad
intuire
con
largo
anticipo
il
fenomeno
che
stava
emergendo
e
a
sfruttarne
le
sue
enormi
potenzialità
in
pieno,
per
accrescere
la
mia
collezione.
Sono
riuscito
ad
averlo
vissuto
in
pieno
fin
dalla
fase
embrionale,
e
compresi
velocemente
che
esistevano
ancora
moltissimi
luoghi
dove
trovare
montagne
di
balocchi
che
aspettavano
soltanto
di
essere
scovati.
Cominciai
cosi
a
cercare
incessantemente
e
molto
insistentemente,
nei
negozi
e
dai
privati
,
qualsiasi
tipo
di
materiale
sui
personaggi
amati
dell’
epoca,
Giocattoli
Robot,
Super
8mm
,35mm,
16mm,
dischi
45
giri,
Lp
33
giri
e
gadget
di
vario
genere,
che
tra
l’
altro
si
potevano
trovare
a
poche
lire!
C’era
ancora
moltissimo
materiale
all’epoca,
infatti
c’erano
molte
persone
che
per
svuotare
le
loro
cantine
svendevano
questo
materiale
a
prezzi
stracciati,
stesso
discorso
valeva
per
i
negozianti
che
traendone
qualche
piccolo
guadagno
avevano
la
possibilità
di
svuotare
i
loro
magazzini
da
materiale
invenduto,
che
tra
l'altro
non
rispettavano più le nuove normative CEE vigenti.
Da
collezionista
convinto,
mi
trasformai
anche
in
un
pionieristico,
Toys
Hunter, che non si risparmiava affatto!
Era
cominciata
così
la
grande
e
frenetica
Caccia
al
tesoro!...ma
soprattutto
era
nato
il
Collezionista
e
Toys
Hunter
Robotoys.
Ricordo
quando
le
mie
ricerche
mi
portarono
in
un
grande
negozio
di
giocattoli
all’Aquila
dove
trovai
tra
le
molte
cose
numerosi
Trider
G7
DX
a
soli
20.000
Lire
ciascuno
e
ancora
ad
Ostia
da
un
privato
che
per
30.000
Lire
mi
portai
via,
un
Grande
Mazinga
un
Goldrake
della
Mattel
un
Daitarn
3
DX
e
moltissimi
micronauti,
tutti
incredibilmente
come
nuovi.
bellissimo
fu
anche
il
bottino
fatto
in
Sardegna,
dove
in
una
vecchia
cartoleria
trovai
10
Alcadie
di
Capitan
Harlock
a
5000
Lire
ciascuna,
e
non
dimenticherò
mai
l’avventura
a
Messina
dove
trovai
la
serie
completa di Ulisse 31 nuovissima in un negozio di Giocattoli. ecc…ecc…
Negli
anni
che
seguirono
continuai
a
cercare
molto
insistentemente,
nei
negozi,
nei
magazzini,
nei
mercatini
e
dai
privati
,
qualsiasi
tipo
di
materiale
sui
personaggi
amati.
Furono
ricerche
anche
molto
faticose
ed
era
di
importanza
"vitale"
arrivare
primo
nei
luoghi,
cantine,
negozi
o magazzini scovati.
Le
ricerche
non
si
svolsero
soltanto,
nella
mia
città,
ma
ovviamente
anche
in
quasi
tutte
le
regioni
Italiane.
I
risultati
furono
sorprendenti,
oltre
ogni
aspettativa
e
nei
primi
4
anni
di
collezionismo
trovai
centinaia
di
pezzi
a
prezzi
veramente
irrisori
anche
per
l'epoca,
fortunatamente
grazie
al
fatto
che
i
privati
ed
i
negozianti
erano
completa-mente
all'oscuro
del
fenomeno
nascente.
Ovviamente
ogni
volta
cercavo
di
non
far
trasparire
il
mio
grande
interesse,
ma
ero
consapevole
che
l'effetto
sorpresa
non
sarebbe
durato
per
molti
anni.
Era quindi necessario "battere il ferro ancora caldo".
La
mia
collezione
cresceva
a
dismisura,
anche
grazie
ai
numerosi
scambi
con altri appassionati.
Mi
stavo
velocemente
preparando
alla
realizzazione
del
mio
sogno,
quello
di
andare
in
Giappone,
terra
nativa
dei
miei
personaggi
preferiti
e
credo
sogno
di
ogni
collezionista
del
settore.
La
mia
passione
non
si
soffermava
soltanto
ai
giocattoli
Robotici
ma
anche
a
tutto
quello
che
era stato prodotto all'epoca sui personaggi prediletti.
Cercavo
quindi
Robot,
Astronavi
Super8mm,
35mm,
16mm,
Dischi
in
Vinile
33/45
giri,
Libri,
Fumetti,
Materiale
Cinematografico,
Giochi
da
Tavolo,
Gadget
di
vario
genere.
La
parola
d'ordine
era
mantenere
la
massima
riservatezza
e
segretezza,
per
quanto
possibile,
sul
fenomeno,
soprattutto
con
negozianti
o
privati
che
erano
felici
di
farsi
svuotare
le
cantine
ignorando
completamente
l'enorme
valore
di
alcuni
pezzi.
I
Toys
Hunter
all'epoca
eravamo
veramente
pochissimi
e
nessuno
avrebbe
mai
rivelato
i
vari
luoghi
scovati
con
tanta
fatica.
Erano
vere
"miniere
d'oro"
dove
attingere
ogni
qual
volta
fosse
necessario,
la
segretezza
era
la
parola
d'ordine
per
tutti,
soprattutto
perchè
non
era
sempre possibile portare via montagne di oggetti in una sola volta.
Ricordo
che
la
mia
cantina
era
stracolma!
Il
collezionismo
mi
ha
regalato
sensazioni
ineguagliabili
e
profonde
soddisfazioni.
Ci
voleva
molta
pazienza
per
battere
zona
dopo
zona
intere
città,
si
macinavano
decine di chilometri al giorno.
Il
rinomato
mercato
di
Portaportese
fu
un
altro
grande
punto
di
riferimento
per
il
collezionismo
Capitolino
e
per
oltre
8
anni
tutte
le
domeniche
mattina
verso
le
ore
7.00,
mi
portavo
in
quel
mercato
all'epoca fonte inesauribile di materiale.
Ogni
volta
che
facevo
centro
arrivava
quella
scarica
meravigliosa
di
adrenalina pazzesca che ti riempiva il cuore di gioia.
Soltanto
chi
è
veramente
appassionato
era
disposto
a
sopportare
una
fatica
del
genere.
Possiamo
dire
,
senza
nulla
togliere
ai
neo
appassionati,
che
i
collezionisti
pilastro
in
Italia
si
sono
formati
in
quegli
anni.
Infatti
chi
ha
cominciato
a
collezionare
dai
primissimi
anni
90 ha potuto acquisire un'esperienza nel settore vera-mente notevole.
Bisogna
inoltre
considerare
che
chi
ha
cominciato
a
collezionare
nel
1990,
ha
avuto
occasione
di
acquistare
moltissimo
materiale
oggi
introvabile
a
prezzi
stracciati,
viceversa
chi
ha
cominciato
a
farlo
da
meno
di
10/20
anni
a
visto
diminuire
notevolmente
il
numero
dei
pezzi
in circolazione e lievitare a dismisura i loro prezzi.
Nel
1997
c’era
ancora
moltissimo
materiale
disponibile
nelle
varie
cantine,
dove
i
privati
erano
lieti
di
svendere
materiale
superfluo
per
poche
lire.
Oggi
tutti
conoscono
il
potenziale
economico
di
questo
fenomeno
e
non
oso
immaginare
cosa
possano
pensare
quei
privati
o
quei
negozianti
che
all'epoca
di
fatto
regalarono
per
poche
lire
oggetti
che
oggi
valgono
migliaia
di
euro,
perchè
ingenuamente
non
ne
intuirono
il
grande
potenziale
o
perché
semplicemente
ignoravano
l’esistenza di quel genere di collezionismo.
La
mia
non
è’
stata
soltanto
fortuna,
poiché
gli
ottimi
risultati
sono
stati
il
frutto
di
grande
caparbietà,
intuito
collezionistico,
nonchè
di
grande lungimiranza.
Ogni
indizio
era
utile
per
le
mie
ricerche,
dall'odore
di
muffa
appena
entravo nei vari negozi ai caratteri delle insegne utilizzati dagli stessi.
Infatti
grazie
agli
studi
di
Grafica
ero
in
grado,
conoscendo
la
storia
dei
vari
caratteri
utilizzati
e
di
risalire
grazie
a
loro
all'età
dei
vari
negozi,
era
un
indizio
cardine
che
quasi
sempre
mi
faceva
andare
a
segno
e
vi
posso
assicurare
che
trovare
e
acquistare
Toys
che
oggi
costano
migliaia
di
euro
a
poco
meno
di
10/15.000
lire
è
stata
sempre
una
sensazione fantastica!
Per
chi
non
ha
vissuto
il
momento,
è
veramente
incredibile
crederci,
anch'io
oggi
stenterei
a
farlo,
ma
fortunatamente
era
una
meravigliosa
realtà.
Ricordiamoci
che
in
quegli
anni
non
esistevano
i
vari
social,
come
Facebook,
Istagram,
Ebay,
non
esistevano
Smartphone,
inoltre
l'utilizzo
di
internet
era
ancora
molto
limitato
e
in
rete
c'erano
pochissime
informazioni,
non
sempre
veritiere.
Per
procurarsi
questi
oggetti
ci
voleva
olio
di
gomito
e
zaino
in
spalla
per
essere
sempre
pronto
a
partire
all'avventura,
inoltre
l'unico
modo,
oltre
al
passaparola,
per
trovare
privati
disposti
a
vendere
era
necessario
inserire
annunci
sui
quotidiani
tipo
"Portaportese",
dettando
l'annuncio
direttamente
all'operatore
al
telefono,
o
registrandolo
su
un
apposita
segreteria telefonica nei giorni festivi.
Era
anche
possibile
scambiarsi
informazioni
con
altri
collezionisti,
stando ore ed ore al telefono...che tempi meravigliosi.
Questi
metodi
oggi
possono
sembrare
obsoleti,
ma
all'epoca
portarono
risultati veramente appaganti.
C'erano
ovviamente
le
varie
fiere
in
giro
per
l'Italia
e
poi
il
buon
vecchio
volantinaggio
in
giro
per
Roma
e
durante
le
fiere,
dal
quale
si
ricevano
moltissimi
riscontri.
Fui
uno
dei
primi
a
stampare
dei
volantini
con
messaggi pubblicitari di grande impatto per l'epoca.
Da
buon
Graphic
Designer
potei
avvalermi
di
tecniche
pubblicitarie
di
assoluto
effetto,
creai
una
vera
e
propria
vera
e
propria
campagna
pubblicitaria
"amatoriale"
ma
di
sicura
efficacia…fu
un
successo
clamoroso…seguirono
poi
i
volantini
con
logo
personalizzato
ed
i
biglietti da vista ecc…ecc…
Negli
anni
la
mia
collezione
continuava
a
crescere
e
nel
1999
avevo
praticamente
quasi
tutto
quello
che
cercavo
in
ambito
collezionistico
arrivato
in
Italia,
ma
il
materiale
che
fino
ad
allora
era
di
facile
reperibilità cominciò a diventare sempre più raro e costoso.
I
Negozi
o
magazzini
oramai
non
avevano
più
nulla
e
soprattutto
oramai
tutti
erano
a
conoscenza
di
questo
fenomeno
e
del
loro
potenziale
a
livello
collezionistico.
Ricordo
che
prima
nei
negozi
di
giocattoli i negozianti alla domanda :
avete
giocattoli
vecchi
tipo
Mazinga
Goldrake,
la
risposta
era
sempre:
"Si
dovrei
avere
qualcosa
e
se
prendi
tutto
ti
faccio
un
buon
prezzo.
Dopo
diversi
anni,
alla
stessa
domanda
la
risposta
è
sempre
la
stessa
oramai
da
anni:
"
magari
avercene
ancora,
oggi
sono
ricercatissimi
e
molto costosi.
La
fine
degli
anni
90
segnarono
la
fine
inesorabile
dell'era
d'oro
legata
al
ritrovamento
dei
giocattoli
giapponesi
in
Italia,
a
parte
qualche
rarissimo
e
sporadico
caso.
Nel
2000
per
recuperare
oggetti
a
buon
prezzo
erano
rimaste
soltanto
le
fiere
dedicate
come
Expo
Cartoon,
Lucca
Comicx,
Imola,
Novegro.
Per
far
crescere
la
mia
collezione
arrivò
quindi
il
momento
di
volare
in
Giappone
terra
nativa
di
questi
meravigliosi
oggetti,
dove
c’era
ancora
terreno
fertile
ed
era
possibile
trovare valanghe di toys a prezzi stracciati.
Ed arrivo finalmente il giorno del mio primo viaggio in Giappone.
Arrivato
a
Tokyo
scoprii
un
mondo
che
mai
avrei
potuto
immaginarmi
e
soprattutto
grazie
alla
leggendaria
Tokyo
Cult
Map
del
1995
fu
un
successo
clamoroso.
In
pochi
anni
triplicai
la
mia
collezione
ed
ero
inoltre
uno
dei
pochissimi
ad
avere
una
copia
originale
di
questo
meraviglioso
libricino
con
all'interno
gli
indirizzi
dei
più
importanti
negozi specializzati.
La
Tokyo
Cult
Map
mi
fu
di
grandissimo
aiuto
le
prime
due
volte
in
Giappone,
poi
nel
corso
degli
anni,
scovai
molti
altri
negozi
da
solo,
battendo
intere
zone
in
tutto
il
Giappone,
macinando
decine
di
chilometri al giorno.
Probabilmente
sono
uno
dei
pochi
(personalmente
non
conosco
altre
persone)
ad
aver
scovato
ben
120
negozi
specializzati
in
Chogokin
in
tutto
il
Giappone,
ed
aver
stretto
una
fitta
rete
di
amicizie
con
moltissimi
collezionisti
e
negozianti
del
settore
in
tutto
il
Giappone,
con
i
quali
sono
ancora
oggi
in
contatto
per
rimanere
costantemente
aggiornato.
Questa
catena
di
contatti
è
stata
possibile
anche
grazie
alla
frequentazioni
delle
aste
internazionali
alle
quali
ho
partecipato,
aggiudicandomi
anche
pezzi
di
notevole
spessore
collezionistico
come
il
Drago
Spaziale
DX
GA-50
Popy
e
il
Chokinzoku
Tetsujin
28
Popy
e
il
Mazinga
Z
1.5
GA-01
Popy
tutti
Mint
in
Box.
Ricordo
che
ogni
volta
che
volavo
in
quel
lontano
paese
visitavo
luoghi
nuovi
mai
visti
prima.
Sono
stati
anni
stupendi
dedicati
anche
ad
altri
viaggi
meravigliosi
in
tutto
il
mondo
,
infatti
non
solo
ho
avuto
modo
di
viaggiare
e
conoscere
l'intero
Giappone
ma
ho
avuto
anche
la
possibilità
di
girare
tutto
il
mondo,
visitando
città
ed
isole
tropicali
in
tutto
il
globo,
in
tutti
e
5
i
continenti
e
ogni
viaggio
di
piacere
che
mi
regalavo
era
un
occasione
buona
per
cercare
qualche
pezzo
mancante.
Un
grande
collezionista
dall'animo dell'esploratore…
Con
il
passare
degli
anni
sono
diventato
un
esperto
collezionista
conosciuto a livello internazionale.
Robotoys
vanta
oggi
una
collezione
di
proporzioni
veramente
ragguardevoli
e
se
vogliamo
una
delle
più
vaste
al
mondo
per
quantità
di
materiale
e
categorie
collezionate,
che
contano
circa
16.000
pezzi.
Vi
assicuro
che
durante
le
varie
fiere
sentirsi
spesso
dire:
"ma
tu
sei
il
Famoso
Robotoys,
complimenti
hai
una
collezione
incredibile,
sei
un
grande
collezionista
"
è
una
soddisfazione
immensa
al
livello
collezionistico.
Sono
stato
anche
una
fonte
di
ispirazione
e
riferimento
per
una
tesi
di
Laurea
sul
“fenomeno
collezionistico
in
Italia”,
da
parte
di
una
giovane
Laureanda
che
mi
contattò
per
farmi
i
complimenti
e
per
chiedermi
l'autorizzazione,
che
ovviamente
ho
concesso,
ad
utilizzare
le
numerose
informazioni
che
aveva
letto
nel
mio
vecchio
primo
website
(Flash),
per
poi
riportarle
nella
sua
tesi
di
Laurea.
Naturalmente
il
mio
wesite
è
stato inserito nelle fonti delle sua tesi.
Sono
oramai
lontani
i
tempi,
dove,
per
reperire
questi
oggetti
bisognava
essere
in
prima
linea
e
portarsi
personalmente
nei
vari
negozi
o
magazzini,
utilizzare
annunci
sui
vari
quotidiani
dedicati,
utilizzare
il
volantinaggio
o
scambiare
informazioni
per
telefono
con
altri collezionisti.
Oggi
on-line
in
Italia
e
in
Giappone
grazie
anche
agli
intermediari
(poiché
molti
Giapponesi
non
vendono
all’estero)
è
possibile
acquistare
direttamente
da
casa
sulle
aste
Giapponesi
senza
fare
neanche
un
metro
e
stando
seduti
comodamente
sulla
propria
poltrona,
ovviamente
i
prezzi
non
sono
più
quelli
di
una
volta
da
moltissimi
anni
e
i
pezzi
mancanti
hanno
oramai
raggiunto
prezzi
esorbitanti,
quindi
per
acquistarli
oggi
una
valida
alternativa
per
non
spendere
e
quello
di
scambiarli, se possibile.
Personalmente,
anche
se
utilizzo
spesso
queste
nuove
tecnologie,
preferisco
da
sempre
la
vecchia
e
cara
"Old
School",
e
farmi
delle
belle
passeggiate
alla
ricerca
dei
miei
oggetti
preferiti,
tecnica
che
dopo
un
calo
di
tendenza
sembrava
essere
tornata
in
voga,
ma
ad
oggi
è
praticata da pochissimi che ovviamente sanno dove recarsi.
Purtroppo
le
aste
on-line
comportano
un
inevitabile
problema,
ovvero
la
troppa
visibilità
a
livello
globale,
che
fa
impennare
i
prezzi
vertiginosamente,
rendendo
questo
tipologia
di
collezionismo
sempre
più
di
nicchia
e
non
alla
portata
di
tutti.
Con
la
vecchia
"Old
School"
oggi
si
trovano
molto
meno
pezzi,
ma
è
anche
vero
che
nel
momento
in
cui
escono
fuori,
si
hanno
più
ampi
margini
di
contrattazione,
con
conseguenza diminuzione del prezzo finale.
E'
sicuramente
più
comodo
incrementare
la
propria
collezione
stando
comodamente
seduti
dietro
una
scrivania
davanti
al
proprio
PC
,
ma
vi
posso
garantire
che
le
emozioni
che
si
provavano
nel
1990
e
sporadicamente
ancora
oggi,
nell’andare
alla
ricerca
di
questo
materiale
ed
avere
la
sorpresa
di
scovarli
dentro
una
cantina,
in
un
magazzino
o
in
un
angolino
nascosto
di
un
negozio
e
magari
pagarli
a
prezzi
irrisori
è
una
sensazione
che
non
ha
paragoni
con
gli
odierni
metodi.
Il
sogno
di
ogni
collezionista
che
si
rispetti,
credo
si
quello
di
andare
almeno
una
volta
in
Giappone
per
ammirare
e
comprare
queste
meraviglie.
Fortunatamente
ho
avuto
la
possibilità
di
realizzare
moltissime
volte
questo
sogno
e
dopo
moltissimi
anni
posso
dire
di
conoscere
benissimo
tutto
il
Giappone
avendoci
vissuto
anche
per
un
anno
per
approfondire
la
lingua,
dopo
aver
completato
l’intero
ciclo
di
studi
in
Italia.
La
mia
collezione è frutto di pazienti, elaborate e faticose ricerche.
Con
grande
forza
di
volontà,
assoluta
dedizione
e
spinto
dall’amore
per
questo
genere
di
oggetti,
nell’arco
degli
anni,
ho
potuto
accrescere
notevolmente
il
mio
bagaglio
culturale
in
ambito
collezionistico.
Un
accurato
e
minuzioso
studio,
mi
ha
permesso
di
arrivare
ai
massimi
livelli
collezionistici
internazionali,
permettendomi
di
specializzarmi
in
diverse
categorie
del
settore.
Robotoys
oggi
uno
dei
pochissimi
collezionisti al mondo, a collezionare una moltitudine di categorie.
Infatti
non
mi
soffermo
ai
soli
Chogokin,
ma
fanno
parte
di
questa
stupenda
famiglia
anche,
Super
8mm
,35mm,
16mm,
dischi
45
giri,
Lp
33
giri
Italiano
ed
esteri,
Libri
vintage,
Vhs,
Dvd,
Vcd,
Giochi
da
Tavolo,
Materiale
scolastico
e
Carnevalesco,
Gadget
di
vario
genere
e
molto
altro.
Oggi
dopo
oltre
30
anni
Robotoyscollector
è
conosciuto
in
ambito
Internazionale
dai
più
grandi
collezionisti
del
mondo
e
dai
negozianti
di Toys Shop specializzati, in tutto il Giappone.
Con
le
informazioni
presenti
in
questo
sito,
voglio
dare
il
mio
contributo,
a
tutti
coloro
che
si
accingono
ad
addentrarsi
in
questo
meraviglioso
mondo,
contribuendo
così
ad
accrescere
ed
arricchire
il
loro bagaglio culturale a livello collezionistico.
Buon Collezionismo
Tratto dal libro
«Robotoyscollector Il collezionista Esploratore» Capitolo 1°
...Il Collezionista Toys Hunter…
ROBOTOYSCOLLECTOR
LA MIA COLLEZIONE MUSEO IN PILLOLE
La Vetrina del Mese
Uno
Shikishi
di
Jeeg
Robot
con
dedica,
realizzato
appositamente
per
me
in
occasione
dell’incontro
con
il
Grande
Maestro
Roberto
Ferrari,
avvenuto
a
Tokyo,
durante
uno
dei
miei viaggi in Giappone.
In Fiera
Robotoys
Durante le Aste
Internazionali
del Daimansai
di Tokyo
In Visita Speciale nella
Sede della Toei Animation
di Nerima - Tokyo